MORFOGENESI
Slavica MARIN
mostra a cura di Willy Darko
testi critici di Mladen Lucic
Inaugurazione venerdì 23 ottobre 2009 ore 18.00 – 22.00
fino al 6 novembre 09
orari lun 15.30 – 19.30
mar-giov 10.00 – 12.30 / 15.30 – 22.00
mer-ven 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30
ingresso libero
mostra personale
arte contemporanea
Nata a Banja Luka, vive ed opera dal 1986 ad Umago – Croazia -. Studia storia dell′arte presso la Facolta di filosofia di Lubiana e dal 1997 dirige la Galleria Marin a Umago. La sua produzione artistica comprende opere pittoriche, sculture e moda design.
L′opera artistica di Slavica Marin è da anni nota al pubblico croato, sloveno, austriaco e italiano. Anche se il suo curriculum universitario non è quello artistico – ha studiato storia dell′arte – focalizza l′attenzione sulle opere artistiche d′inizio secolo, e finora realizza dipinti, sculture e installazioni presentandoli in diverse mostre personali e collettive. Nelle discipline artistiche in cui si esprime – pittura, scultura, installazioni, design -, usa materiali naturali e instaura un rapporto fisico con la natura. La sua espressione artistica fondata sull′ecologia e l′uso di materiali naturali tende non solo a completare l′opera, ma mettere l′accento sulla natura come punto di partenza per ottenere la purezza dello spirito.
Slavica Marin non si occupa soltanto di arte – è proprietaria di una galleria a Umago in Croazia – ma anche di un′ impegnativa attività sportiva- la maratona, che implica una grande forza fisica e psichica. Il legame tra arte e sport è alquanto insolito e raro. Anche se gli elementi sopraccitati negano l′un l′altro l′espressione artistica di Slavica prova il contrario. Prendendo in considerazione che la maratona è corsa all′aperto, in natura, ci riesce più semplice comprendere la simbiosi tra arte e natura nell′opera di Slavica.
La serie di fotografie firmata da Tomaž Lunder che ritrae Slavica mentre corre l′ultramaratona di 70 km è stata scattata la primavera scorsa. Slavica parte correndo dalla sua galleria di Umago per arrivare in tempo all′apertura della Fiera istriana dell′arte – Artexchange – a Rovigno, dove non partecipa soltanto, ma le da una nota di performance.
La problematica del corpo esiste dagli inizi dell′espressione artistica, ma è dalla metà del secolo scorso che il corpo umano si contestualizza nell′arte in modo diverso. L′estetica e la bellezza del corpo umano conosciuta attraverso i numerosissimi nudi e ritratti si annullano e il corpo per la prima volta diventa soggetto primario dell′espressione artistica. Trattasi di impronte di corpi di donna nudi che l′artista applica sulla tela accentuando l′azione, l′espressione interna e l′immensa energia che il corpo possiede e emana.
La ricerca degli elementi arte-corpo – Body art – continua negli anni ′60 e negli stessi anni gli artisti proclamano arte tutto ciò che da loro viene proclamata arte. L′arte della performance pone in primo piano del procedimento artistico il corpo, usandolo come soggetto primario e unico, come causa, significato e sviluppo.
La maratona di Slavica Marin non rappresenta soltanto l′attività sportiva, ma diventa mezzo di espressione artistica. La macchina fotografica coglie la condizione del corpo e le sue reazioni allo sforzo fisico. Il cambio d′umore, la trazione dei muscoli e il viso dell′artista raccontano narrano la magnifica storia dell′unità tra uomo e natura e in tal modo non solo confermano il detto Mens sana in corpore sano ma esprimono la necessità della sua attualizzazione con un unico vero e corretto punto di partenza nello sviluppo e arricchimento dell′arte.
martinArte di Paola Barbarossa – C.so Siracusa 24a – Torino
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