La stagione espositiva 2011 della Pinacoteca Züst di Rancate – Svizzera
L’attesa retrospettiva di Luigi Rossi e la prima ampia indagine sull’acquarello tra Otto e Novecento. Questi gli appuntamenti annunciati per il 2011 da Mariangela Agliati Ruggia, direttore della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate.
L’istituzione ticinese, archiviato un 2010 davvero eccellente, affronta il 2011 con questi due appuntamenti di rilievo, entrambi in linea con la mission di qualità e ricerca che le è propria.
La Züst si è specializzata nell’indagine dei legami storico-artistici tra Italia e Ticino. Il più recente prodotto di questo preciso filone di ricerca, la fondamentale mostra Il Rinascimento nelle terre ticinesi. Da Bramantino a Bernardino Luini, curata da Giovanni Agosti, si è rivelata come la più visitata nella storia dell’istituzione, conquistando sia il grande pubblico che gli esperti.
Venendo alla stagione espositiva 2011, in primavera, dal 27 marzo al 21 agosto, la Züst ha messo in calendario Luigi Rossi (1853-1923): corrispondenze fra immagine e testo mentre la grande rassegna dedicata all’acquarello Trasparenze. La fortuna della pittura all’acquarello nell’Ottocento lombardo e ticinese si svolgerà dal 9 ottobre all’8 gennaio 2012.
Su Rossi, artista di vocazione internazionale che ha vissuto e ha operato tra Parigi, il Ticino e Milano, nei tre Paesi sono già state allestite diverse mostre. Questa di Rancate – curata da Matteo Bianchi e promossa dalla Züst (coordinamento scientifico e organizzativo:
Mariangela Agliati Ruggia, Alessandra Brambilla e Gilbert Dalmas), in collaborazione con la Casa-museo Luigi Rossi, Capriasca e con l’Association des Membres de l’Ordre des Palmes Académiques, section de Suisse, si distingue perché documenta come l’arte di Rossi sia stata il tramite tra letteratura e poesia. Rossi è celebre per aver illustrato le edizioni francesi di opere di Alphonse Daudet e Pierre Loti, di Chateaubriand, Hugo, Keller, Prévost e Longo Sofista.
Ma è soprattutto un grande pittore simbolista e le sue figurazioni simboliche suscitano la traduzione in versi dell’amico poeta Gian Pietro Lucini. Per questo l’opera di Luigi Rossi viene definita "bilingue", in quanto si pone come punto d’incontro fra immagine e testo: da un lato quando produce le vignette per i libri illustrati, dall’altro quando invita alla scrittura. E alla Züst, per la prima volta, si realizzerà l’accostamento delle vignette con i dipinti, l’arte in dialogo con la scrittura.
L’autunno della Züst sarà dedicato all’acquarello, con la mostra Trasparenze. La fortuna della pittura all’acquarello nell’Ottocento lombardo e ticinese preceduta da una estesa ricerca negli archivi d’epoca. La rassegna, curata da Sergio Rebora e Paolo Plebani, è promossa ed organizzata dalla Pinacoteca Züst (coordinamento scientifico e organizzativo di Mariangela Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla).
Per la prima volta si intende dar conto di un fenomeno artistico che coinvolse Lombardia e Ticino l’Ottocento e i primissimi anni del Novecento. Sono i decenni in cui esplose la moda dell’acquarello, una moda trasmessa da Vienna e Parigi, rinfocolata da Londra e che, tra Milano e il Ticino trovò il terreno di coltura, dilagando poi nel resto d’Italia e altrove. Una moda che contagiò anche la Regina Elena, acquarellista per diletto e Presidente della Real Associazione Lombarda dell’Acquerello fondata nel 1911 e in gran voga per una manciata d’anni.
E con lei una schiera ampia di donne che in questa tecnica trovarono il linguaggio artistico d’elezione. Acquarellisti, spesso a livelli alti e altissimi furono Giovan Battista Gigola, Ernesta Bisi Legnani, Michele Bisi e il figlio Luigi, ma anche Francesco Hayez, Giuseppe Molteni e Luigi Scrosati, Giuseppe Bertini, Eleuterio Pagliano, Raffaele Casnedi, Domenico e Gerolamo Induno, Sebastiano De Albertis, Mosè Bianchi.
La stagione della Scapigliatura, qui rappresentata da opere di Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, riportò l’attenzione sull’acquarello, con Paolo Sala, Luigi Rossi ma anche Giovanni Segantini, Filippo Carcano, Luigi Conconi, Pompeo Mariani, Leonardo Bazzaro, Emilio Gola o Achille Beltrame, Giuseppe Mentessi, Vittore Grubicy De Dragon, Plinio Novellini e molti altri. Tutti affascinati da una tecnica all’apparenza facile ma capace, nelle mani di veri artisti, di dare risultati mirabili. Come la mostra alla Züst documenterà, attraverso una carrellata di più di cento opere.
Info:
PINACOTECA CANTONALE GIOVANNI ZÜST
CH – 6862 Rancate (Mendrisio, Canton Ticino, Svizzera)
Tel. / Fax: +41 (0)91 816.47.91/99
decs-pinacoteca.zuest@ti.ch
www.ti.ch/zuest
Ufficio stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Tel. +39 049 663499
info@studioesseci.net
www.studioesseci.net
Orario:
Marzo-giugno: da martedì a domenica 9.00-12.00 / 14.00-17.00
Luglio-agosto: da martedì a domenica 14.00-18.00
Settembre- 8 gennaio 2012: da martedì a venerdì: 9-12 / 14-18; sabato, domenica e festivi: 10-12 / 14-18
Chiuso lunedì (tranne i festivi); 24,25,31/12; 1/01
Festivi aperto
Ingresso:
Intero: Fr. 8.-/ ? 7; Ridotto (pensionati, studenti, comitive): Fr. 6.-/ ? 5,20.
Gratuito per le scuole ticinesi.
Visite guidate su prenotazione, anche fuori orario.
Audioguide; bookshop.