David Trullo – Una Historia Verdadera – Alter History – Instituto Cervantes – Palermo
martedì 17 maggio alle ore 20:00
L’Instituto Cervantes di Palermo in collaborazione con il "Sicilia Queer filmfest" hanno il piacere di invitarvi alla conferenza ed inaugurazione della mostra “Una historia verdadera – Alter history” del fotografo David Trullo.
In occasione della mostra si terrà un colloquio con il fotografo David Trullo e il direttore del Sicilian Queer filmfestival Alessandro Rais, l’incontro avrà luogo il martedì 17 maggio alle ore 19:00 presso la sede dell’Instituto Cervantes.
Inaugurazione della mostra: martedì 17 maggio alle ore 20:00
Instituto Cervantes Palermo – Via argenteria Nuova, 33
a seguire cocktail
La mostra: Una historia verdadera di David Trullo
La fotografia è stata utilizzata nel corso del XIX e del XX secolo come un documento con valore giuridico e storico. Spesso ciò che veniva fotografato ha acquisito lo status di "verità", ciò che veniva fissato nel negativo appariva "reale", ma ora sappiamo che è sempre stato trattato secondo determinati interessi, e oggi tale manipolazione è diventata un’arte, attraverso i vari programmi informatici.
La mostra presenta un gruppo di fotografie trovate e manipolate digitalmente dall’artista visivo David Trullo, che altera foto di matrimoni dei secoli XIX e XX con coppie di sesso opposto, sostituendo l’uomo per un’altra donna o viceversa, e crea così "false" le coppie di uomini con uomini e donne con donne;
l’altro troncone del progetto fa parte dei fondi fotografici della Colección Visible, un set di immagini della stessa epoca che mostrano scene simili, questa volta senza manipolazione. È lo spettatore che interpreta le relazioni delle persone nelle foto, intuendo, immaginando e traendo le proprie conclusioni.
I due set di immagini, inizialmente su due livelli, si fondono e confondono nella mostra, senza alcun riferimento che le distingua, creando un doppio gioco in cui la realtà appare come finzione ricostruita e la finzione come una realtà speculativa. Il tutto con l’intenzione che lo spettatore si veda trasformato in un giudice del tempo e della storia, che cerca di inoltrarsi nei loro segreti e di chiarire quanto vi sia di vero o inventato nelle immagini che ha davanti agli occhi, per arrivare forse a capire che un modo o nell’altro, anche se attraverso una proposta un po’ strana, quella che gli viene raccontata è "una storia vera."