Justo Zafrilla & Miguel Angel Escoin – ENTES – Spazio Bquadro – Palermo
dal 16 giugno al 9 luglio 2011
Giovedì 16 giugno dalle ore 19.00 presso Spazio Bquadro (via XII gennaio, 2 – Palermo) inaugurazione della mostra ENTES a cura di Marco Pomara – sculture e tele di Justo Zafrilla & Miguel Angel Escoín
La mostra, resa possibile grazie al contributo degli sponsor, sarà visitabile sino al 9 luglio, tutti i giorni (tranne domenica e lunedì) dalle ore 17 alle ore 20
Due artisti spagnoli, uno scultore e un pittore, di buona fama ed alto livello artistico, provenienti entrambi dal sud della Spagna, e precisamente da Yecla (Murcia) e da Villena (Valencia), circa 4 anni fa, nel 2007, armati di zaino e sacco a pelo, iniziano il loro viaggio in Sicilia, incuriositi dal fenomeno del racket ed affascinati dall’esperienza della lotta alla mafia.
L’intero viaggio, infatti, è stato caratterizzato dai frequenti incontri con la gente, da cui venivano fuori il più delle volte interminabili discussioni dalle quali si avvertiva la necessità di cambiamento ma soprattutto il bisogno recondito di parlare.
Nasce così in loro l’ispirazione che li porta a realizzare opere che riuscissero a parlare alla gente e che nel contempo potessero analizzare dal punto di vista antropoligico e sociologico le ragioni di tale e tanta rassegnazione.
Zefrilla ed Escoín, benchè non siciliani e quindi non vivendo sulla loro pelle la sofferenza di una società condizionata, non riescono ad accettare l’idea che un intero popolo non solo non si ribelli ad un’imposizione simile, ma addirittura, al contrario, cerca quasi di normalizzare il fenomeno, di giustificarlo agli occhi dello "straniero" di turno.
Cercano di spiegarsi e di comprendere le ragioni che possano celarsi dietro la strutturazione e l’orchestrazione di un sistema così capillare come il racket, ma non vi riescono.
Iniziano un percorso di ricerca ed analisi che investighi attraverso l’elaborazione delle loro opere le cause del pizzo, della legittimazione della richiesta imposta ed il fondamento logico dell’accettazione dimessa e passiva.
Entes pertanto è molto di più di una mostra, è un progetto itinerante che si propone da subito come sprone per i Siciliani, come spunto di riflessione esistenziale.
Le sculture di Zafrilla "sacan la lengua" all’ingiustizia in un duplice senso: deridere l’uomo (se uomo si può chiamare…!) che, nella propria convinzione di onnipotenza, crede di essere legittimato dalla triste legge del più forte ad imporre la propria logica ed incitare il popolo siciliano a non tenere la bocca cucita ma uscire la lingua e "levantar su grita de libertad"!
Le tele di Escoín vogliono offrire a chi vi si approccia il giusto momento di riflessione sulla prospettiva, che non c’è solo il nero della morte e della sofferenza nella propria vita in terra di Sicilia, ma al contrario i colori della vita, ispirati dai paesaggi mediterranei che si riscontrano nella Playa di San Pedro così come in quelle della meravigliosa Trinacria.
Che due artisti spagnoli portino la propria arte a Palermo non desta scalpore, ma che siano proprio due spagnoli a venirci a parlare dell’ingiustizia portata in grembo da un sistema sociale che produce tra le altre cose un fenomeno truce come il pizzo risulta essere dirompente. E se poi ad esprimere l’indignazione che naturalmente dovrebbe conseguire ad un fatto umano come questo sono la pietra scolpita e le tele trasformate in arte risulta ancora più incisivo e toccante.
Il progetto Entes è inserito in un contesto espositivo itinerante che percorrerà tutte le province siciliane, per poi passare al resto d’Italia prima di approdare tra il pubblico spagnolo.
Ingresso libero
Biotos Cultura & Eventi
091-323805