Fabrice de Nola – The Mirror – Galleria S.A.C.S. – Palermo
dal 2 luglio al 4 settembre 2011
1 LUGLIO ore 19 PALERMO, PALAZZO RISO – INAUGURAZIONE “The Mirror” di FABRICE DE NOLA – LA NUOVA MOSTRA DELLA GALLERIA S.A.C.S. – CONFERENZA APERTA AL PUBBLICO con Lorenzo Bruni , Stefano Chiodi, Patrizia Dander, Mark Lewis, Raimundas Malasauskas
The Mirror è il titolo del nuovo lavoro di Fabrice de Nola, artista che fa parte dell’Archivio S.A.C.S. creato da Riso, Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia.
L’opera, consistente in un dipinto interattivo, si inaugura venerdì 1 luglio alle 19 nella Galleria S.A.C.S. di Palazzo Riso (corso Vittorio Emanuele 365, Palermo) dove resterà esposta fino al 4 settembre. In questo lavoro, un drone racconta la tragedia con la forza dirompente delle immagini reali della centrale nucleare di Fukushima.
All’inaugurazione saranno presenti i curatori Patrizia Dander, Raimundas Malasauskas, Stefano Chiodi, Lorenzo Bruni e l’artista canadese Mark Lewis, protagonisti di una conferenza aperta al pubblico dove introdurranno se stessi e il proprio operare nell’ambito dell’arte contemporanea.
Durante l’incontro verranno illustrate anche le attività previste all’interno della loro settimana di residenza a Palermo, che fa parte dell’annuale e consolidato programma estivo dedicato ai visiting curator, chiamati a preselezionare una serie di artisti attraverso il sito web contenente l’Archivio dello Sportello per l’Arte Contemporanea Siciliana, con i quali poi avviare visite negli studi e incontri di approfondimento. Gli artisti scelti verranno comunicati attraverso l’Archivio web e saranno protagonisti di una mostra collettiva, prevista tra le prossime attività di Riso.
Il dipinto The Mirror è stato realizzato da Fabrice de Nola appositamente per la sua installazione nella Galleria S.A.C.S. L’immagine raffigura un drone militare statunitense, impiegato nelle operazioni di ricognizione visiva sulla centrale nucleare di Fukushima Daiichi.
Sul drone vi sono due etichette con codici QR (codice a barre sviluppato in Giappone nel 1994 per marcare i pezzi nelle fabbriche della Toyota), oggi usati principalmente dalla pubblicità: fruibili dai telefonini muniti di fotocamera e accesso al web, questi codici possono contenere testi e link. Per leggerli basta aprire il lettore apposito del telefonino e riprendere il codice con la fotocamera.
Nell’opera di de Nola, uno dei codici rimanda ad una lettera aperta scritta da una donna di Fukushima. Il secondo codice invece dà accesso al sito Backyard World (http://bit.ly/ly7JEF), che contiene una serie di informazioni, immagini e video sull’incidente nucleare. Curato dall’artista, il sito è completamente autonomo pur funzionando come estensione del dipinto esposto.
Man mano che il sito si trasforma, cambia anche il contenuto informativo del quadro. Le opere, in questo caso, diventano una sorta di “finestra” sul web di cui il codice rappresenta la soglia bidimensionale che de Nola utilizza per rendere la pittura multimediale. The Mirror può essere infatti sia guardato come un dipinto tradizionale che fruito come un’opera interattiva.
A Palazzo Riso prosegue, fino al 30 ottobre, la mostra “Sotto quale cielo?”, a cura di Daniela Bigi, dedicata a cinque artisti riconosciuti a livello internazionale: Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris. Sono previste attività didattiche comprendenti percorsi guidati per il pubblico e laboratori per bambini.
“The Mirror”
Inaugurazione: 1 luglio ore 19
Date: 2 luglio – 4 settembre 2011
Orari: 17-22 (giovedì e venerdì), 17-20 (sabato). Ingresso gratuito. Informazioni: 091 320532
Presso: Galleria S.A.C.S. Corso Vittorio Emanuele, 365 – Palermo
“Sotto quale cielo?”
Orari della mostra: da martedì a domenica 10 – 20, giovedì e venerdì 10 – 22, fino al 30 ottobre 2011
Ingresso: intero 6 euro, ridotto 3 euro, 1 euro per residenti a Palermo e provincia
Sede: Museo Riso Corso Vittorio Emanuele, 365 – Palermo
Ufficio stampa Museo Riso: 333.5289457 – stampa.palazzoriso@gmail.com
“The Mirror” – Fabrice de Nola
Quando in Giappone c’è stato il grande terremoto, seguito dal gigantesco tsunami, io ero da poco rientrato in Italia. Mia moglie era rimasta a Tokyo. Nei giorni frenetici dopo l’11 marzo, per tentare di orientarmi e non farmi prendere dal panico, ho iniziato a raccogliere e organizzare le informazioni sulla situazione del disastro di Fukushima. Pensando che potevano servire anche a qualcun altro, il 17 marzo le ho pubblicate in una nota su Facebook, continuando ad aggiornarle regolarmente.
In questi mesi, dunque, la mia attenzione si è focalizzata sul tentativo di capire la portata del disastro nucleare giapponese e, inevitabilmente, anche sui problemi relativi al rapporto tra gli umani e il prodotto delle loro menti: le tecnologie. Dato il mio coinvolgimento emotivo e visto che non mi ero occupato d’altro, prima ancora che me ne rendessi conto, il progetto presentato a S.A.C.S. aveva già incominciato a svilupparsi sotto forma di organizzazione di informazioni.
Il quadro The Mirror ritrae un oggetto dall’aspetto ambiguo tra l’essere vivo e l’inanimato, qualcosa che somiglia a un aspirapolvere o a un insetto. Si tratta di un drone militare statunitense telecomandato, impiegato nelle operazioni di ricognizione visiva all’esterno della centrale nucleare di Fukushima Daiichi: dove i tecnici, i media e la società intera non potevano andare, i sensori artificiali del drone hanno svolto le funzioni di occhio del mondo.
Il drone di The Mirror è anche rappresentativo del modo in cui io personalmente ho vissuto il disastro giapponese, ovvero da lontano, attraverso un monitor nel mio studio a Palermo, tramite l’interposizione del sistema mediatico e info-tecnologico. La percezione mediatica di una realtà, come quella nucleare, che per sua natura è invisibile, è stata un’altra caratteristica che ha determinato lo sviluppo di questo lavoro. Dietro l’aspetto freddo, meccanico e indifferente del drone c’è l’urgenza di sapere, ci sono le paure, le ansie, le preoccupazioni, le competenze e il calore umano, confrontati con una forza della natura prodotta dagli umani stessi.
Rispetto alla pittura tradizionale, la caratteristica saliente del mio quadro sta nel fatto che permette ai telefonini di collegarsi a tutte le informazioni che ho raccolto in questi mesi. The Mirror è infatti un quadro dipinto con le tecniche tradizionali della pittura, ma grazie ai codici QR che contiene è interattivo.
Chiunque, con il proprio smartphone, potrà avere accesso alle informazioni di un sito web costruito appositamente, dove potrà commentare le notizie ed eventualmente fornirne altre o suggerire correzioni. Inoltre il quadro dà accesso alle immagini e alla storia della realizzazione del dipinto, anche in questo caso chiunque potrà lasciare un proprio commento. I visitatori della mostra potranno dunque avere un ruolo attivo nell’opera e nel tessuto informativo a cui è collegata. Nella storia della pittura non era mai successo niente di simile.
Fabrice de Nola
Nato a Messina nel 1964, vive tra Palermo e Tokyo. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Palermo ha soggiornato a Milano, Bruxelles, Ginevra e Il Cairo, lavorando come pittore, scenografo e designer. Tornato in Italia, si è stabilito a Roma. Nel 1995 ha adottato l’uso dell’elaborazione digitale dell’immagine per i suoi dipinti.
Il suo lavoro si distingue per l’uso della pittura interattiva e per la ricerca sulle possibilità del linguaggio della pittura in relazione ad altre tecnologie. Il suo primo quadro con codice QR risale al 2006. Tra i suoi progetti: “Graffiti”, una serie di diapositive graffiate (1984-1986); “Inverse” in cui fotografia e pittura si intersecano senza perdere le proprie peculiarità distintive (1996-1998) e “Neural Pro” progetto di ricerca sulla simbiosi umano-macchina (2003-2008). Nel 2008 ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma. Sue opere fanno parte della Collezione Farnesina e della collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO).