Giovanni Chiaramonte – Dolce è la Luce – Fondazione Grimanldi – Modica
dal 9 al 25 dicembre 2011
09/25 dicembre 2011 – DOLCE È LA LUCE – GIOIA PER GLI OCCHI LA VISIONE DEL SOLE – Fotografie di – Giovanni CHIARAMONTE
Colui il cui volto è senza luce non diverrà mai una stella. William BLAKE
La mostra, composta da trentasei fotografie datate alla fine degli anni Novanta, ricompone un viaggio evocativo attraverso alcuni luoghi della Sicilia centro occidentale: le immagini di Giovanni CHIARAMONTE, e le poesie di Umberto FIORI, conducono una riflessione sul destino dell’uomo e della civiltà.
ORARI D’APERTURA: lun./sab. 9.00 – 13.00, 16.00 – 20.00 dom. 16.00 – 20.00.
BIGLIETTO: ingresso libero.
APPARATO CRITICO: Marina BENEDETTO, Pippo PAPPALARDO, Antonio SICHERA.
PATROCINI: Fondazione Giovan Pietro GRIMALDI, Comune di Modica, ULTREYA Milano.
INTERVENTI: Sindaco di Modica, Antonello BUSCEMA; Ass.re alla Cultura Anna SAMMITO;
Pres. Fondazione Grimaldi, Giuseppe BARONE; Pres. Galleria Fotografica “Luigi GHIRRI” Sebastiano FAVITTA;
Direttore artistico del progetto “Un Canto di Luce”, Marcella FRAGAPANE;
Coordinatore scientifico del progetto “Un Canto di Luce”, Antonio SICHERA;
Critico e Storico della Fotografia, Pippo PAPPALARDO e l’Autore, il Fotografo Giovanni CHIARAMONTE.
COMUNICATO STAMPA: Attilio GERBINO, attiliogerbino@tiscali.it.
CURATORI: Sebastiano FAVITTA, favitta.sebastiano@tiscali.it Attilio GERBINO, attiliogerbino@tiscali.it.
AUTORE: Giovanni CHIARAMONTE.
RINGRAZIAMENTI: Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Modica RG,
Laura GERONAZZO, Marcella FRAGAPANE e Sergio VINCI – di Riesi –
senza la cui disponibilità ultima, sarebbe arduo dar seguito alle mostre della Galleria GHIRRI.
Ci sono giorni in cui ogni cosa che vedo mi sembra carica di significati: messaggi che mi sarebbe difficile comunicare ad altri, definire, tradurre in parole, ma che appunto perciò mi si presentano come decisivi. Sono annunci o presagi che riguardano me e il mondo insieme: e di me non gli avvenimenti esteriori dell’esistenza ma ciò che accade dentro, nel fondo; e del mondo non qualche fatto particolare ma il modo d’essere generale di tutto.
Italo CALVINO, da Se in una notte d’inverno un viaggiatore
La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT, e la luce, quella che rende visibile e struttura anche l’invisibile … la luce della (phôs) (graphis).
In fondo, che cos’è stata l’invenzione della fotografia, se non la rivelazione del riflesso latente della luce?
Una luce che illumina, disegna – anzi, scrive – e genera immagini strappandole all’oblio delle tenebre. Luce che vibra, saetta, taglia e ferisce; luce che muta e trascolora per accarezzare dolcemente lo sguardo nell’incessante carambola delle sue rifrazioni. Luce fisica e luce interiore. Luce estasi della creazione.
Tutti i fotografi – da sempre e, come molto prima di loro, i pittori – hanno un conto aperto con essa ma alcuni vanno oltre: passando dallo spettro del visibile al misticismo dell’intangibile, della luce carpiscono l’anima e tentando di domarla ne colgono a tal punto l’essenza da rendere il proprio lavoro un’epifania della visione.
Questo è quanto pare accadere nelle trentasei fotografie con le quali Giovanni CHIARAMONTE, sapiente tanto nell’uso della tecnica fotografica quanto della parola, compone lo straordinario elogio che in questa mostra – tornata letteralmente alla luce in questo dicembre 2011 – si ri-compone in occasione degli eventi culturali pensati e promossi a Modica, la città di Salvatore QUASIMODO, tra “lumi, rintocchi e sentieri velati”.
Dolce è la luce – dal sottotitolo: Gioia per gli occhi la visione del sole – è un mirabile connubio di immagini e testi che vede le fotografie di Giovanni CHIARAMONTE dialogare con i versi di Umberto FIORI, seguendo le tracce – calde e vibranti – di un viaggio in una Sicilia sospesa, isola di luce e terra di tenebra, isola dove si resta perennemente tentati dalla fuga, terra nella quale lo struggimento del mancato ritorno segna l’estremo di una scala tonale dove anche i blu si velano dolcemente, virando su temperature più rassicuranti.
Foto queste, classicamente quadrate e misurate, finestre aperte sul mondo degli uomini trasfigurato nel divino in un anelito di redenzione: “Più volte negli ultimi anni, i percorsi del mio sguardo sono stati sul punto di interrompersi.
Troppe volte il degrado del male aveva impedito alla vista di contemplare la trasparenza della luce attraverso il mondo dell’uomo. Al tramonto di un giorno d’estate del 2001, sull’alto di una montagna nei pressi di Caltagirone, preso dallo smarrimento, ho telefonato a Umberto Fiori.
L’amico poeta in quel momento contemplava da un altro monte un altro mare, ma analogo era in lui il doloroso sentimento della scomparsa della bellezza che aveva aperto la nostra vista al mondo.
I versi del suo poema hanno dato nome a voce a quello che ho visto e fotografato. Nelle parole dello stesso CHIARAMONTE, la chiave.
Sebastiano FAVITTA e Attilio GERBINO
Galleria Fotografica Luigi GHIRRI
SPAZIO ESPOSITIVO:
Fondazione Giovan Pietro GRIMALDI
Corso Umberto I no 106
(97015) Modica RG
www.fondazionegpgrimaldi.it
info@fondazionegpgrimaldi.it
+ 39 0932 757459
+ 39 328 7588802
gallerialuigighirri@tiscali.it
+ 39 334 3358978
+ 39 333 2419089
TITOLO DELL’EVENTO: DOLCE È LA LUCE. GIOIA PER GLI OCCHI LA VISIONE DEL SOLE.
DATA DEL VERNISSAGE: venerdì 09.12.2011, ore 18.00.
DATA DI CHIUSURA: domenica 25.12.2011.