Percorsi – Spazio Pestalozzi – Milano
dal 17 ottobre al 16 novembre 2012
Percorsi è il titolo della mostra che lo Spazio Pestalozzi, in via Pestalozzi 6 a Milano, inaugura mercoledì 17 ottobre 2012 alle ore 18 con opere di
Alvaro, Adalberto Borioli, Ludovico Calchi Novati, Luciano Castellano, Enrico Cattaneo, Mariangela De Maria, Mario Raciti, Paolo Schiavocampo, Stefano Soddu, Walter Valentini
Come si legge dal testo di presentazione di Giovanni Schiavo Campo: “Tutti da anni ben presenti sulla scena, e spesso non solo milanese, i protagonisti di questa mostra che rimarca anzitutto la vitalità dello Spazio Pestalozzi, creato e animato da Ludovico Calchi Novati; ed è suo in particolare il merito di avere raccolto con entusiasmo e tradotto nella realtà dei fatti un’idea scaturita in occasione della sua ultima personale, alla Galleria Scoglio di Quarto, da un incontro con Stefano Soddu e mio padre, Paolo Schiavocampo, sodalizio destinato ad allargarsi sullo sfondo di comuni valori e presupposti di amicizia e di reciproca stima e che vede qui riuniti, accanto ai tre già menzionati, i nomi di Alvaro, Adalberto Borioli, Luciano Castellano, Enrico Cattaneo, Mariangela De Maria, Mario Raciti e Walter Valentini.
Selezione che, senza bisogno di cercare avalli critici né con la pretesa di rispecchiare tendenze o affinità che si traducono in preconcetti ideologici o generazionali (lo attestano d’altronde, oltre ai lavori, le biografie dei presenti), propone un repertorio di per sé rappresentativo di modi di adoperare e di sperimentare le tecniche e i materiali, ambito in cui si concentra oggi gran parte della creatività artistica.
Percorsi non soltanto quindi come tracciati d’esperienza, ma prima di tutto come filo conduttore delle opere di cui testimoniano il campo d’esplorazione e di espressione, frutto di pratiche di lavoro peraltro consolidate. […] La proposta vale anche come invito a uscire fuori dagli studi o dai circuiti convenzionali e ufficiali e riprendere un ruolo coraggioso e propositivo su un terreno di confronto “neutro”, non preconcetto nei confronti di apporti autentici sul piano di un fare concretamente plurale, di una polifonia di per sé inevitabile e necessaria.
Da questo punto di vista è un appello infine contro ogni giudizio interessato e superficiale che riduce l’arte a semplice consumo, a gesto estemporaneo.” La mostra proseguirà fino al 16 novembre