Antonino Leto – Un secolo e non si vede – Palazzo Branciforte – Palermo
dal 27 maggio al 29 settembre 2013
PALAZZO BRANCIFORTE OSPITA UNA MOSTRA DI ANTONINO LETO, DAL TITOLO: “UN SECOLO E NON SI VEDE”.
La fondazione Sicilia dedica una mostra al pittore Antonino Leto, mettendo in mostra 13 opere appartenenti alla propria collezione pittorica. “Un secolo e non si vede” è il titolo dell’esposizione allestita dal 27 maggio al 29 settembre 2013 presso Palazzo Branciforte, “Palazzo cinquecentesco ubicato in Via Bara dell’Olivella 2 nel cuore di Palermo, sede della Fondazione Sicilia. Ristrutturato dall’arch. Gae Aulenti”.
L’esposizione della mostra curata dall’arch. Corrado Anselmi si trova nella Sala della Cavallerizza, dove è già ospitata la ricca collezione archeologica della Fondazione. Il linguaggio pittorico di Antonino Leto, è principalmente il paesaggio ricco di luce, le atmosfere che emanano i suoi quadri stimolano la fantasia di scrittori, viaggiatori e poeti; c’è qualcosa di magico nelle infinite distese di verde.
Leto, partecipa alle mostre nazionali e internazionali dove riscuote un grande successo di pubblico e di critica. Ma non gli basta. Il consenso del pubblico non lo appaga: Ignazio Florio nel 1873 finanzia i suoi studi fiorentini e l’anno successivo torna a Palermo per prepararsi al concorso per il pensionato artistico romano, divenuto istituzione nazionale dopo l’Unità d’Italia, che vince nel 1875 con l’opera “La raccolta delle olive”.
Il dipinto è un immenso ulivo dal tronco nodoso scavato dal tempo e dalle intemperie che affonda le radici nella terra e i rami frondosi verso l’alto in segno di vita e di speranza; intorno all’albero figure indistinte. Leto si trasferisce a Capri per dare libero sfogo alla sua creazione. In quel clima di tranquillità nascono: I faraglioni di Capri, Le marine di Ischia e ogni elemento assume nuova vita per Leto; il colore vibra per rendere preziose le trasparenze dell’azzurro del mare. Il paesaggio si colora di nuovi significati, la natura diviene non più oggetto di imitazione ma fonte di emozioni.
Nella mostra è possibile ammirare uno dei primi lavori di Leto: Lo stabilimento enologico Florio a Marsala, poi si passa alla Scena Agreste e l’Ultimo tacchino, dipinti realizzati durante la sua permanenza a Napoli e Firenze. Inoltre la Fanciullezza di Zeus, quadro mitologico lontano dalla solita produzione dell’artista, a completare il percorso è La mattanza a Favignana: uno dei quadri più significativi e apprezzati dell’artista.
Antonino Leto muore il 31 maggio 1913 a Capri nella casa di Via Tragora in miseria, lontano dai circuiti commerciali dei mercati e nel 1924 la Biennale di Venezia promuove una retrospettiva delle sue opere.
La mostra accompagnata da documenti bibliografici e d’archivio, completa il percorso artistico e personale di Leto.
La mostra sarà visitabile fino al 29 settembre presso la Fondazione Sicilia – Palazzo Branciforte, Via Bara all’Olivella, 2 – Palermo.
Orari: Martedì – Domenica 10,00 – 19,30 – Lunedì chiuso. Biglietto 3 euro, 7 euro con la visita completa del Palazzo Branciforte.
Anna Scorsone Alessandri