Caleidoscopio. Artisti contemporanei in Sicilia – Castello di Spadafora (Messina)
dal 20 novembre al 3 dicembre 2015
Caleidoscopio. Artisti contemporanei in Sicilia – dal 20 novembre al 3 dicembre al Castello di Spadafora (Messina) – a cura di Gerardo Rizzo
Antonio D’Amico, consigliere comunale di Spadafora, è il supervisore di “Contemporary Art in Sicily”; Ranieri Wanderlingh, l’ideatore del progetto; Dario Russo, il coordinatore artistico.
Tredici sono gli artisti siciliani che, nelle sale del Castello, rifletteranno la vita e l’anima che pulsa nella loro terra, proprio come gli specchi all’interno di un caleidoscopio, irradiando forme e colori all’osservatore che si immerge in questa esperienza: da qui l’ispirazione del titolo attribuito alla mostra.
Espongono per “Caleidoscopio”: Rosario Bruno, Momò Calascibetta, Piero Corpaci, Michele D’Avenia, Pippo Galipò, Mantilla, Mariella Marini, Franco Mineo, Enzo Rizzo, Salvo Russo, Sara Teresano, Delfo Tinnirello, Gaetano Tranchino.
“La mostra – dichiara Antonio D’Amico – dà la possibilità al visitatore di entrare in un territorio intimo in cui è possibile percepire lo spirito segnato da una terra madre e contribuire a creare un momento di riflessione sullo “stato di salute” dell’Arte Contemporanea Siciliana”.
“L’intento – puntualizza Ranieri Wanderlingh – è di spezzare l’isolamento della Sicilia dal contesto culturale nazionale, dando risalto alle validissime personalità artistiche che vivono nell’Isola, ma poi appartengono al mondo. Lo spirito principale del progetto è valorizzare gli attori della cultura e dell’arte contemporanea siciliana, troppo spesso lasciati soli dalle istituzioni”.
Secondo Dario Russo “Per chi riserva una parte del tempo contemporaneo che sta vivendo allo sguardo e alla meraviglia, c’è parecchio da sorprendersi nelle tele e negli oggetti contenuti in questo Caleidoscopio. Scorrono fluide le sale in continui rimandi di colori e forme, temi ed emozioni, lavori di persone di provenienza siciliana e destinazione universale”.
Gerardo Rizzo, riflettendo sulle svariate sfaccettature analizzate nell’esposizione, pone un’emblematica domanda: “Rimane da stabilire se di una scuola siciliana si può parlare anche a proposito della pittura e dell’arte in genere. E la mostra “Caleidoscopio” sembra suggerire di sì”. Di certo ci si può rifare a Vittorio Sgarbi, che rimanda all’idea di “sicilitudine” mutuata dalla letteratura”.
Gli eventi organizzati all’interno del Castello di Spadafora attraverso la rassegna Contemporary Art in Sicily vedono la convenzione con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina. La rassegna è nata con lo scopo di promuovere e valorizzare il ruolo culturale e aggregativo di due luoghi simbolici per il territorio di Spadafora e per i comuni limitrofi, come il Castello e il Museo dell’Argilla, attraverso un’esplorazione dei diversi linguaggi e dei diversi codici dell’arte contemporanea siciliana.
È inserita in un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Sicilia (a cura dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali), nell’ambito dei fondi per lo sviluppo regionale nella linea d’intervento dedicata all’arte contemporanea. Il progetto comprende anche l’allestimento tecnico espositivo del piano terra del Castello Spadafora e del Museo dell’Argilla, con arredi e centro multimediale; l’arredo tecnico del nascente “Museo Forma” con impianto di video sorveglianza, parcheggio e cura del verde, e la realizzazione di prodotti culturali video e digitali.