In anteprima nazionale, fino al 22 agosto 2021, nei Bassi di Palazzo Ducezio, la mostra SOMNIANDO sulle orme di Dante, le visioni dell’arte di Gabriella Lupinacci, dedicata a Dante Alighieri, in occasione dei 700 anni dalla sua morte.
Con questa importante esposizione, la città di Noto arricchisce il suo palinsesto e sancisce in contemporanea con la mostra Novecento – Artisti di Sicilia a cura di Vittorio Sgarbi, il successo delle scelte culturali e artistiche di Noto, città sempre aperta agli eventi di qualità per una offerta sempre più ricercata per i flussi turistici e la cittadinanza netina.
Il sindaco Corrado Bonfanti, ha portato il suo saluto di benvenuto durante l’inaugurazione, ribadendo l’importanza della riapertura dei luoghi di cultura e del bisogno di bellezza e leggerezza in un momento storico in cui è importante riflettere, un periodo che stiamo ancora vivendo, che ha imposto a tutti un ripensamento rispetto ad una quotidianità che spesso avevamo dato per scontata ma che ha sottolineato l’importanza delle città, vitali per i legami sociali ed affettivi, per il rispetto dell’ambiente, per il fermento della cultura. La città di Noto aggiunge il Sindaco, è lieta di poter rendere omaggio alla pittrice che già nel lontano 1997 è stata qui presente con la personale “ Federico II polo tra due culture” e la nuova mostra di Gabriella Lupinacci “SOMNIANDO” – ospitata nei bassi di Palazzo Ducezio, s’inserisce nelle celebrazioni nazionali per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e vuol rappresentare un segno, un ulteriore contributo che si aggiunge quindi ai progetti culturali perseguiti dall’Amministrazione Comunale volti alla valorizzazione ed alla promozione degli artisti del territorio nazionale e internazionale in tutti i campi : dalla pittura, alla scultura, dalla musica, al teatro e a tutte le performance artistiche.
Tra i relatori presenti il prof. Vincenzo Boscia che dopo aver letto alcuni versi del Paradiso di Dante Alighieri inerenti il percorso espositivo, ha illustrato i luoghi visionari visitati da Gabriella Lupinacci durante il suo viaggio in terapia intensiva, al limite tra l’essere e il non essere, in una dimensione a lei sconosciuta ma scandita da ritmi ed enti geometrici. È in questa espressione che l’artista incontra Dante Alighieri e il suo noto servirsi di matematica e forme geometriche per similitudini e metafore, non avendo dubbi sul fatto che i lettori saranno in grado di capirle e apprezzarle.
Dante, profondo conoscitore della geometria Euclidea, ricorreva spesso all’uso della stessa per esprimersi in un linguaggio più alto di quello terreno. Utilizzava il linguaggio geometrico per far capire l’importanza di parlare a Dio attraverso le parole di una scienza meno terrena e più complessa, considerata nel Medioevo lo strumento di comunicazione fra l’uomo e Dio. Molto profonde ed interessanti le citazioni di giornalisti, critici, studiosi ed esperti di studi danteschi, tra questi
PINO SCHIFANO (…) Un coacervo di “gocce di dolore, di gioia e di moti dell’animo”. Un climax altamente
suggestivo, immaginifico, quanto interiore e meditativo, simbolico e speculativo; una coerente trasposizione sinestetica tra parola e colore, letteratura e pittura. E se è possibile che l’espressione artistica – foriera dei più diversificati atti creativi dell’uomo – sia capace di travalicare i concetti di spazio e di tempo, bene, queste particolari opere di Gabriella Lupinacci riescono a farlo.
VINNY SCORSONE (…) Guardando le opere esposte, si ha la sensazione che Gabriella Lupinacci abbia compiuto un percorso complesso che riunisce tutti i libri della Commedia dantesca. Difatti, schiere di anime in cammino (sofferenti o beate) si disperdono in luce avvolgente, in tagli cromatici netti per poi dissolversi in cromie ora accese ora profonde che si dipanano come accordi musicali nello spazio immateriale dell’esistenza.
GIOVANNA LA BUA (…) Quella di Gabriella Lupinacci è la testimonianza di un piano spirituale, della vitalità artistica e ideologica che la legano al Divin Poeta e al Suo sentire, là dove la fantasia viene spossata e non riesce a tener dietro alla verità, là dove la potenza, l’immensità e la sconfinatezza della contemplazione ammutoliscono le parole e il connubio artistico diventa unità tra verità e immagine ma anche divario tra intenzione e compimento.
VINCENZO BOSCIA (…) Dall’osservazione dei suoi dipinti è vivo l’abbraccio tra geometria e movimento aperto. La conoscenza della grafica, della tecnica, delle rappresentazioni prospettiche e delle sezioni architettoniche permettono a Gabriella Lupinacci di mostrare infinite variazioni del suo sentire, ipnotizzando lo sguardo di chi guarda. Sono la ricostruzione di luoghi visionari evanescenti e al tempo stesso dettagliatamente geometrici con la mano di OSCIAarchitetto dell’infinito.
LIA FRASCONA’(…) La pittrice crea un mondo sconosciuto e contemplato,facendo irrompere dentro la propria individualità, la forza dell’Universo che ella riesce a svelare attraverso la materia densa, il colore e la luce in una “alchemia trasformativa”. Le sue lame di luce, le sue terre bruciate, le sue gamme di blu e di gialli squarciano la visione rivelandone segreti e trasmettendo un rarefatto prezioso alone di silenzio.
In galleria la pittrice donerà ai suoi interlocutori il catalogo della mostra, testi di Pino Schifano, Vinny Scorsone, Giovanna La Bua, Lia Frasconà, Vincenzo Boscia, Corrado Bonfanti e Gabriella Lupinacci.
La mostra in anteprima nazionale a Noto, nei Bassi di Palazzo Ducezio, resterà aperta tutti i pomeriggi dalle 18,00 alle 21,00 fino al 22 agosto 2021. Sabato in occasione del grande spettacolo di Massimo Ranieri, la mostra sarà visitabile fino a mezzanotte.