THOMAS BERRA
VORREI UNA CASA AL MARE MA DIPINGO SEMPRE MONTAGNE
UNA | PIACENZA
Until Satudray April 16th
UNA è lieta di presentare Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, prima mostra personale di Thomas Berra (*1986, Desio, MB).
Berra, milanese di nascita e finlandese di adozione, lavora con la pittura a partire dalla tecnica tradizionale del dipinto su carta o su tela di grande e piccolo formato, per poi espandersi su supporti diversi come le tende o le pareti, realizzando opere dal carattere onirico e immersivo. Proprio la capacità di Berra di confrontarsi con lo spazio e di creare installazioni a tutto tondo è al centro della mostra a UNA. L’artista, attraverso due grandi tende dipinte in acrilico che scendono dall’alto come fossero sipari trasparenti, trasforma la galleria in un ambiente avvolgente, nel quale il visitatore è invitato non solo a entrare, ma a sostare e trascorrere del tempo, come se fosse catapultato in un’altra dimensione.
Chiave della poetica di Berra è proprio la creazione di un immaginario personale e intimo che, partendo da chiari riferimenti al mondo reale, se ne allontana gradualmente per dare vita a uno nuovo. Punto di partenza dell’attuale pratica dell’artista è una ricerca sul mondo vegetale sviluppata nel ciclo Elogio delle vagabonde (2015-2019). Traendo ispirazione dall’omonimo saggio del paesaggista e filosofo francese Gilles Clément, una sorta di apologia delle “erbacce” che punta a ridare dignità a queste piante perennemente escluse dalla botanica e dalle arti più nobili, Berra ritraeva in erbari “fuori dal comune” proprio le vagabonde, o più semplicemente le piante infestanti, ritenendole vicine ai soggetti della sua poetica e alla sua fascinazione per il colore verde. Nelle sue opere più recenti, il tema vegetale incontra paesaggi onirici, animati da soggetti che sembrano provenire da un mondo fiabesco e incantato, in cui l’uomo è tutt’uno con la natura, in un senso di comunione perfetta. Il sogno – un sogno di felliniana memoria – è un elemento fondamentale del lavoro dell’artista, e forte è il richiamo a Il Libro dei Sogni del grande regista. Il titolo della mostra Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne allude proprio a un’idea di desiderio costante e, forse volutamente, mai realizzato, una sorta di sogno a occhi aperti che spinge a una continua ricerca, a uno sguardo verso l’esterno, che diventa pensiero intimo e si cristallizza sulla tela, a un’incessante necessità di dipingere.
Partendo da una tavolozza improntata sul verde, negli ultimi anni Berra ha incluso nei suoi lavori anche i toni del giallo, del rosso, dell’arancione e dell’azzurro, grazie all’influenza dei paesaggi e della natura che caratterizzano i dintorni di Helsinki, dove Thomas ora vive.
La mostra è accompagnata da un testo critico dell’artista e ricercatore finlandese Tero Nauha.
orari: dal martedì al venerdì 16:00 – 19:00 | sabato 10:00 – 13:00 & 16:00 – 19:00
- su appuntamento
UNA is happy to present Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne, the first solo exhibition by Thomas Berra (*1986, Desio, MB) at the gallery.
Berra, born in Milan and currently living in Finland, starts from the traditional technique of painting on paper or canvas of large and small format, to expand on various supports such as curtains or walls, creating dreamlike and immersive artworks. Berra’s ability to deal with the space and realize all-around installations is the focus of his exhibition at UNA. The artist, thanks to large curtains painted in acrylic and hanging from above, transforms the gallery into an enveloping space, in which the visitor is invited not only to enter, but to stay and spend time, as if he were catapulted in another dimension.
Berra always creates a personal and intimate imaginary which, moving from a clear reference to the real world, distance gradually from it to outline a new one. His current artistic practice takes its roots in the four year pictorial cycle Logion alle vagabonde (2015-2019), inspired by the homonymous book “In Praise of Vagabonds” by Gilles Clément. The series focus – through colour – on plants, undergrowth, and unwanted vegetation. Vagabonds are the weeds that grow in interstitial urban gaps; they are invasive and are usually removed, yet they resist. Through the botanical paradigm of biodiversity, Elogio delle vagabonde deals also with the need for inclusion, the importance of defending diversity. In Berra’s most recent works, greenery meets dreamlike landscapes, animated by subjects that seem to come from a fairy-tale or an enchanted world, where man is one with nature, in a sense of perfect community. Dreams are an essential element in Berra’s work. The artist, strongly inspired by the dreams present in Fellini’s movies, recalls the Italian director’s book Il Libro dei Sogni in his work.
The title of the exhibition Vorrei una casa al mare ma dipingo sempre montagne[I wish a house by the sea but I always paint mountains] evokes the idea of a constant desire, perhaps deliberately, never realized, a sort of daydream that leads to continuous research; to a look towards the outside, which becomes an intimate thought and crystallizes on the canvas; to an incessant need to paint.
The usual green palette that characterises Berra’s work is now complemented by yellow, red, orange, and light blue; the influence of the colours that animate the landscapes and nature around Helsinki, where Thomas now lives and works, becomes clear.
The exhibition is accompanied by a critical text by Finnish artist and researcher Tero Nauha.
opening hours: from Tuesday to Friday 4:00 pm – 7:00 pm | Saturday 10:00 am – 1:00 pm and 4:00 pm – 7:00 pm + by appointment