Meta-Morphe – Galleria Exhibition Art – Fano (Pesaro E Urbino)
dall’1 al 31 agosto 2011
Si inaugura il prossimo 01.08.2011 alle 18.30 la mostra collettiva Meta-Morphe, a cura di Marta Massaioli e con il sostegno di Crudelia Art Magazine. La mostra è un gesto significativo a riprova dell’opera svolta dall’Associazione NARCONON nella lotta contro la droga e l’alcolismo. Un destino che ha tragicamente travolto la vita di molti artisti, da Chat Baker fino a Mario Schifano.
L’idea che la metamorfosi e lo stupore possano essere stimolatianche nella totale assenza di uso di sostanze è il filo conduttore della mostra, che intende farci riflettere sul senso dell’esistere e sulla forza dell’essenza spirituale di ogni individuo.
La metamorfosi è quel fenomeno che consiste in una trasformazione, un passaggio da una condizione dell’esistere ad un altra. Non migliore, ma dissimile dalla precedente. È uno degli aspetti del reale che da sempre ispira l’opera di artisti e scrittori, ma anche biologi, fisici, astronomi.
Questa condizione misteriosa ora è generativa nell’equilibrio dello spazio profondo, ora strutturante in quanto controlla i passaggi attraverso diversi stadi fisici.
Riflettere sulla mutazione significa affrontare senza alcuna paura il paradosso e la paura dell’ignoto, creare ex novo, uno status estetico all’interno del quale possiamo esperire il sublime. Superare l’immobilità e l’impotenza dell’immaginazione umana, chiusa entro i termini del sogno e la gabbia del reale, per esplorare la non finitezza e la forza primigenia della natura.
Ampliare, dunque, le proprie capacità percettive, così solo e semplicemente attraverso un lungo e profondo immergersi nei flutti del nostro essere ancestrale.
La mostra Meta-Morphe presenta opere di artisti che hanno riflettuto in vario modo su questo argomento, trattandolo in modo più o meno conscio, attraverso la loro peculiare espressione artistica, accomunati dalla capacità di ampliare attraverso le loro opere la nostra possibilità di avere esperienza di ciò che è infinito, ignoto,non ordinario.
Ringo of Dakar da anni lavora sul tema del confronto tra la cultura africana e quella occidentale, ripercorrendo miti della tradizione classica e Seicentesca e reinterpretandoli con abissale potenza.
La Venere di Milo è ora una Venere Nera, la Venere d’Urbino di Tiziano è espressa nel corpo scultoreo della modella congolese,mostrando così un inequivocabile desiderio di descrivere i confini della nostra finitezza culturale riguardo al corpo.
Infatti, solo attraverso il fermo immagine della foto, o dell’opera, il corpo può finalmente competere con lo strapotere dell’universo e del trascorrere del tempo.
Gino De Dominicis ha creato un cosmo complesso, popolato di creature capaci di mutare forma, colte spesso nell’attimo della loro trasmutazione da uomo a uccello, da donna a dea, in uno scambio continuo tra l’umano e il suo doppio, tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile, con una costante tensione verso un’ipotesi di immortalità del corpo, egli anticipa con la sua arte e i suoi scritti, tutte le concezioni e le scoperte anni 90 (del secolo scorso) della biologia molecolare e della fisica.
Mor Talla Seck, lavora sull’idea di una natura proteiforme che si disvela attraverso un innesto genetico misterioso che unisce elementi desunti dalla tradizione iniziatica della Casamance, con raffigurazioni post-human, esseri sospesi fra teriantropia naturale e l’innesto tecno-estetico.
Opere di: Ringo of Dakar (Ibrahima Diop), Ousmane Dago Ndyae, Domitilla Damiani, Gino De Dominicis, Vettor Pisani Andres Serrano, Mor Talla Seck.
GALLERIA EXHIBITION ART – Fano (Pesaro E Urbino), Via San Paterniano 8
(61032), Italia
info : Roberto Gianmattei – +39 3333489980
a cura di Marta Massaioli info : buongiornoarte@gmail.com
Orari : tutti i giorni dalle 17.00 / 19.00 e dalle 21.00 alle 24.00
Vernissage 01.08.2011 / Finissage 31.08.2011