La Macchina dei Sogni

La

La Macchina dei Sogni
XXVI edizione
Polizzi Generosa – 29 luglio / 9 agosto 2009

In viaggio con l′Opera dei Pupi, su una scia sonora che si aggrappa al Seicento. E′ il nuovo progetto di Mimmo Cuticchio che vara la nuova Macchina dei Sogni, la ventiseiesima: un bel compleanno che sarà celebrato durante una settimana di spettacoli a Polizzi Generosa. Dal 29 luglio al 9 agosto il paese madonita diventerà un palcoscenico en plein air per ospitare la nuova produzione dei Cuticchio quel Tancredi e Clorinda che si annuncia come un ulteriore traguardo del puparo nell′isola monteverdiana, stavolta con l′aiuto sonoro dello Studio di Musica antica Antonio il Verso . E un′altra tappa nel suo percorso parallelo tra voci e pupi. A fianco del nuovo lavoro di Cuticchio, in scena l′1 agosto, tante compagnie ospiti proporranno i loro spettacoli tra cortili, piazze, chiese, unendo idealmente tradizione e innovazione, nuove tecniche dei manianti e antiche opere, musica e teatro: tra gli altri, i pugliesi Cantieri Koreja, il turco Cengiz Ozek Shadow, Armamaxa teatro, Balagan, il trapanese Gaspare Canino, il napoletano Bruno Leone, i palermitani Atelier La Lucciola, la lucana Chiara Falcone. La compagnia Bradamante proporrà una lettura dei Beati Paoli , mentre il giovane Giacomo Cuticchio, figlio di Mimmo, interpreterà allasua maniera quattro episodi della vita di Orlando. Dalla collaborazione con Antonio il Verso arrivano i contatti con La Nuova Consonanza e l′ensemble La Reverdie.
E ancora laboratori, mostre – la più importante sulle Figure del teatro epico-cavalleresco : scene, cartelloni, sipari, cartelli, striscioni a cavallo tra Ottocento e Novecento – , idee varie, cunti e la lunga Notte dei racconti dove verranno messe a confronto le tecniche di narrazione di ciascun attore. E i racconti dei luoghi , narrazioni, favole, parabole e ricordi degli anziani di Polizzi legati al dolce tipico, lo sfoglio . che si terranno nelle cinque pasticcerie del paese.

Tancredi e Clorinda è il titolo di una nuova messa in scena di Mimmo Cuticchio che unisce i pupi, il canto lirico e la musica classica. Non è la prima volta che il puparo e cuntista siciliano avvia una ricerca che vede la musica lirica entrare, al pari di altre tecniche artistiche e poetiche, nella costruzione di un suo spettacolo. Né è la prima volta che affronta Monteverdi.
Si tratta, tuttavia, di un′operazione nuova in cui gli opranti-pupari e i pupi condividono fisicamente la scena. La manovra è a vista, i segreti del mestiere vengono svelati e messi a nudo, il piccolo boccascena non ha più i confini ristretti del tradizionale Teatro dell′opra.

Ufficio stampa: Simonetta Trovato 333.5289457
simonettatrovato@libero.it